tipologie di cavalli

Quante tipologie di cavalli esistono? Curiosità

TIPOLOGIE DI CAVALLI.

In questo articolo voglio portarvi nel mondo dei cavalli, alla scoperta delle tipologie di cavalli ma in particolare sul loro aspetto fisico, sulle caratteristiche di questi cavalli a partire dal manto, per arrivare alla classe di cavalli a cui fanno parte, in base alla loro corporatura e a ciò che servono… cercherò di far in modo che una volta letto queste cose riusciate a riconoscere un cavallo, e saper dire che cavallo è, a che lavoro è più propenso tramite l’altezza al garrese (ovvero l’altezza di un cavallo da terra fino al sotto del collo) tramite la loro stazza e ovviamente farvi appassionare di più al nostro mondo.

Infatti vi descriverò la maggior parte delle razze, quelle più famose come la razza araba, il purosangue inglese, il frisone e razze più particolari come i paint, i pony e delle piccole razze come lo Shetland. Vi mostrerò anche altre razze, divenute famose perché un soggetto tra quelli è entrato nel guinness per la sua stazza enorme o per la sua microscopica stazza.

 

PARTICOLARITA’ CHE DIFFERENZIANO LE TIPOLOGIE DI CAVALLI; MACCHIE

Il cavallo ha delle caratteristiche particolari che lo differenziano da gli altri animali come la criniera, che si trova sul collo, poi ci sono lunghi crini che formano la coda. Il cavallo ha anche delle macchie particolari,  molto comuni.

Ci sono macchie sulla testa, come quella a stella e a fiore, che sono piccole macchie più e meno pronunciate, proprio al centro della testa.

Se un labbro o entrambe le labbra sono macchiate di bianco, la macchia si chiama bevente in bianco.

La stella prolungata è una macchia che parte dalla macchiolina sulla fronte fino al naso, formando una linea, e se la macchia dovrebbe essere una vera e propria striscia larga si chiamerebbe ‘lista’. Un allargamento ancora più grande di questa macchia è la mascherina che può comprendere anche gli occhi, perché compre o tutta la faccia, o la metà di essa.

MANTO DEI CAVALLI

Un’altra caratteristica è che i cavalli possono avere colori degli occhi molto differenti, il loro colore potrebbe variare da sfumature di marrone, a un rossiccio o a colori chiari come il verde e il celeste.

Il manto del cavallo può variare secondo caratteristiche come:

il baio è un cavallo che ha un colore rossiccio, con sfumature nere e sia la criniera, che la coda sono di colore scuro. Ci sono diversi tipi di baio come quello chiaro, dorato, che sono meno forti come colori, poi ci sono i tipi di baio più scuri come quello bruno, castagno e oscuro.

Il sauro è un cavallo dal manto molto più chiaro, con la particolarità di avere il colore del manto uguale alla criniera e ci sono molte sfumature, che vanno dal giallo al rosso… con delle sfumature che vanno dal dorato, al color caffè.

Il morello è nero, peli e manto sono completamente neri.

Grigio, sembra bianco ma non lo è attorno agli occhi hanno colore diverso. Ma la particolarità di questi cavalli è che nascono di un colore e poi cambiano e diventano appunto grigi.

Il pomellato, è grigio scuro, con tutte chiazze bianche, e i crini della coda e la criniera sono solitamente, banchi.

Un cavallo trotino, è un cavallo, completamente bianco, compresa coda e criniera, con la particolarità di avere macchioline piccole rosse e nere.

C’è il roano poi che ha una base di colori rossi, bianchi e neri, con coda e criniera neri.

Poi c’è il pinto che ha chiazze, ma tobiano (fondo bianco con pezzature di un altro colore) e l’overo, (fondo di un altro colore con chiazze bianche)

L’appalosa, ha una bellezza molto particolare, perché non esistono due cavalli di questa razza uguali. Sono cavalli bianchi con macchie che possono coprire tutto il corpo oppure con chiazze che ne coprono solo una parte.

Attenzione però che alcune volte, in periodi specifichi dell’anno quando ad esempio il cavallo perde il pelo o anche quando il cavallo diventa anziano, il suo manto può variare sembrare più chiaro. Il manto diventa più chiaro anche quando d’estate il cavallo, sta molto tempo sotto il sole, proprio come i nostri capelli. Mentre nella stagione invernale il pelo tendendo ad accumularsi, per proteggersi dal freddo, tende ad essere più grigiastro. Il manto del cavallo perciò è difficile riconoscerlo ma imparando queste cose che ho detto sul loro pelo forse riuscirete a riconoscerli meglio nonostante farlo non sia molto facile. Ed ora cercherò di farvi conoscere le classificazioni  delle razze dei cavalli, e in base a che cosa sono suddivise.

CLASSIFICAZIONE FISICHE DELLE TIPOLOGIE DI CAVALLI

Ci sono davvero molti tipi di cavalli, e anche se forse non si pensi ci siano razza diverse fra loro come fra cani dove le differenza sono molto marcate, anche nei cavalli ci sono molte categorie tante delle qual, circa una trentina, italiane alle quali si ci aggiungono poi altre straniere.

Essendo un animale antico che si è sviluppando negli anni, ogni razza si è sviluppata in base all’esigenza, o meglio al lavoro che dovevano svolgere, perciò in questo articolo cercherò di spiegarvi le differenze fra le razze di cavalli, le differenze di manto, particolari sviluppi fisici che l’hanno portato a essere com’è e alcune categorie di cugini.

Possiamo cominciare con una classificazione più estesa tra le razze. Ci sono quelli a sangue freddo, quelli a sangue caldo, da pony, da corsa, da tiro, da sella e ancora una volta sono classificazione in tre categorie:

  • Brachimorfo
  • Mesomorfo
  • Dolicomorfo

Il primo è un tipo di cavallo più propenso allo sviluppo di muscolatura, con un torace ampio, forme potenti, massicce, lunghezza più corta, ma molto più grandi di muscolatura.

Come:

Il cavallo Belga, dal  nome l’origine è piuttosto chiara, e la sua stazza ha permesso negli anni , una grande diffusione nel campo soprattutto dell’agricoltura data la sua forza.

Il cavallo Bretone originario della Francia, anche lui con una stazza molto grossa tanto che possono arrivare a pesare circa 900 kg. Solitamente sono di colore sauro, ubero e raramente di colore baio.

Il cavallo Ardennese dalla stazza imponente ed è sempre stato utilizzato per il tiro della legna, anche se dall’ aspetto non si direbbe è docile e mansueto come cavallo.

Il secondo ha una struttura molto meno massiccia che da sempre viene utilizzata a livello sportivo, per la caccia ed era quello che veniva utilizzato soprattutto per gli eserciti. Tra i tanti ce ne sono molti come ad esempio

Il Murgese proveniente dalla Puglia che deriva da incroci di razza avvenuta durante il periodo in cui gli arabi si trovavano a sud d’Italia, viene tuttora utilizzato per i tiri leggeri. Ma la sua specialità sta nel poter essere utilizzato un po’ da tutti e un po’ per tutti.

L’andaluso è un cavallo che viene considerato il fondatore delle altre razze nel continente americano, è un cavallo di circa  6 quintali, adatto al salto, infatti viene utilizzato soprattutto per gli sport, ed è molto famoso per essere docile e molto elegante.

 

La terza categoria non è adatta ai lavori di forza ma bensì a lavori dove c’è bisogno della sua agilità. Hanno linee molto più allungate e articolazioni, più snodate. Un esempio è

Il purosangue inglese, un cavallo dall’origine più che chiara, e nella sua bellezza ha una particolare difficoltà di montatura, essendo un cavallo molto veloce, ha bisogno di un cavaliere espero. È appunto ottimo sia per il salto ad ostacoli, sia per le corse.

 

Ci sono poi delle classi intermedie, fra tutte e tre le categorie sopra citate come i cavalli meso-brachimorfo.

Questi si trovano, a meta strada tra i cavalli da tiro e quelli da sella, l’irlandese d atrio incarna perfettamente ciò che intendiamo con questa categoria.

C’è infine un’altra sottocategoria, meso-dolicomorfo che è un cavallo molto agile ma allo stesso tempo dotato di grande forza. Un cavallo come questo è l’holstein  o il danubiano. Quest ultimo instancabile, e con una forza che gli permette di trasportare qualcosa e un agilità dovuta anche a incroci passati, con il puro sangue inglese, che gli conferiscono una capacità di saltare.

IL CAVALLO ARABO

Nella storia dei cavalli alcune razze spiccano , per la loro bellezza e per le grandi cose fatte. L’arabo è una delle razze più pregiate e particolari che ci siano. La loro origine viene appunto dal mondo arabo e lo sviluppo della velocità e della resistenza, deriva dall’ istinto di vita o di morte, che questi cavalli hanno subito nel passato. Loro sono stati in grado di sviluppare queste capacità perché durante i lunghi viaggi che dovevano affrontare la loro capacità di resistere è aumentata. La velocità si è sviluppata perché durante i combattimenti dovevano riuscire a scappare dai nemici.

L’arabo ha influenzato tutte le razze purosangue di circa l’80% e difficilmente perciò si trova un cavallo che non abbia un po’ del sangue arabo.  La sua importanza però è sempre stata quella di migliore le altre razze e mai di utilizzare lui, per una questione economica perché la sua importazione comprendeva troppi soldi.

Elenchiamo ora le sue caratteristiche.

È un cavallo estremamene nobile,  dalla pelle sottile, elastica ricoperti da peli lucidi e abbastanza corti, ha degli zoccoli molto tosti e piccoli.  L’arabo non è uno dei cavalli più alti però giustamente per essere più agile un’altezza esagerata non lo consentirebbe, dunque il cavallo arabo è alto da circa 1,45 m a 1,55 m.

Hanno una testa molto corta, un collo molto incurvato e largo, quasi quanto la testa, che ha una fronte abbastanza ampia. Le sue orecchie sono molto fine mobili ed ha occhi profondi e grandi.  La sua schiena è corta e lunga, con una gabbia toracica abbastanza ampia, tanto che questo è il simbolo della sua forza.

Gli stalloni, tra tutte le tipologie di cavalli, che sembrano aggressivi, in realtà sono molto docili, grandi amici dell’uomo, adatti anche ai bambini.

 

IL PAINT HORSE

Questo cavallo è famoso per il colore del suo mantello che come abbiamo detto prima può essere bianco con macchie colorate, o viceversa, colorato con chiazze bianche.

La sua origine è americana. Infatti il suo nome è American Paint Horse.

L’origine proviene dai mustang dei pellerossa, e i cavalieri di quel tempo furono subito impressionati dalla loro bellezza, e allegria che sprigionavano i colori del manto così misti. C’è anche un’antica credenza che crede che questi cavalli siano magici e che la loro dote fosse quella di aver promesso al proprio padrone di salvarlo perché avevano sul petto una chiazza bianca a scudo. Per questo motivo incrociarono questa razza con il qaurter. Ma dopo che queste popolazioni persero tante mandrie e tanti popoli il potere dello scudo non stava più funzionando. Più tardi vennero ripresi questi cavalli e vennero fatti incrociare con il puro sangue inglese, tanto da ottenere il paint horse.

IL FRISONE

Il frisone è uno dei cavalli più antichi che ci siano. È un cavallo che fece la sua prima apparizione durante l’epoca romana come un cavallo massiccio che oltre ad essere usato per lavori manuali, per lavori in campagna , cominciò ad essere scelto per la guerra, perché i cavalieri più massicci con l’armatura non riuscivano a trovare cavalli in grado di portarli  e loro erano perfetti. Più tardi i frisoni furono fatti incrociare con arabi ed andalusi, rendendoli più gentili di aspetto, senza però indebolirlo, e questa trasformazione venne fatta per renderli di aspetto più grazioso e nobile, in modo che riuscirono ad utilizzarli per il trasporto di carrozze dei nobili.

La razza pura del frisone si era un po’ persa per questo motivo cominciarono ad esserci delle associazioni che tutt’ora cercano di far riemergere e far una classificazione della razza per salvaguardarne la bellezza così com’è .

HANNOVER

L’Hannover è una razza di cavalli originari della città da cui prende il nome in Germania. Il cavallo bianco di Hannover era simbolo di un elettore, mentre gli stessi di color crema facevano parte di una casa di un’altra elettrice. Furono poi incrociati con i purosangui inglesi, cio permise ai cavalli di essere ingentiliti, di diventare più adatti a un movimento elegante. Dal loro aspetto appare subito la testa , molto leggera con un profilo dritto, con un garrese alto circa 170cm, gli occhi sono vivi e lucenti, con un busto compreso di torace e spalle bene proporzionate.

ALBINO

A differenza di come si pensi l’albinismo nei cavalli è lo stesso che si trova negli animali, perciò la malattia che consiste nell’inspiegabile mancanza di pigmentazione che si trasmette attraverso generazione è diventata con il passere del tempo un’ossessione da parte di alcuni allevatori americani, che vanno alla ricerca di questi esemplari portandoli alla condizione per cui non sono fatti. Infatti per questo motivo i cavalli albini si sono sviluppati in modo naturale portando il colore dei loro occhi da un azzurro tipico tratto dell’albinismo a marroni con un’estrema sensibilità della pelle.

SAN FRATTELANO

Il cavallo siciliano Sanfratellano, è il cavallo, più docile e fiero, maestoso e rustico, d’Italia, infatti egli è ancora il padrone del Nebrodi. Il nome deriva dall’ipotetica origine di una regina lombarda che lascio i cavalli in Sicilia in particolare a San Filadelfio oggi, San Fratello. Questo cavallo ha vissuto allo stato brado fra i boschi delle montagne. Sopportando il rigido inverno e sopportando anche le estati più afose. Sopravvivendo con quel poco che la natura gli offriva da mangiare hanno permesso alla razza di eliminare i soggetti più deboli.

 

TIPOLOGIE DI CAVALLI PONY

Esistono dei cavalli, meglio dire mini cavalli, che sono chiamati pony. Questi cavalli sono molto diversi da gli altri cavalli, eppure sono sempre cavalli, sono i cavalli preistorici che sono rimasti così. L’accoppiamento con altri cavalli, non può avvenire, se non con una piccola eccezione fatta  per uno shire, di stazza enorme, con uno shetland che hanno la stessa origini di equus caballus. Il pony è sempre stato utile per lavori di traino di carretti, piccoli e adatti alla loro potenza. Oggi i pony vengono utilizzati soprattutto per la pet terapy perché sono molto piccoli, molto agili, e soprattutto tranquilli.

I pony sono tutti i cavalli che arrivano ad un’altezza massima di 150 cm. Si dividono in tre gruppi

I mini pony che arrivano a 130cm.

I pony medi che arrivano a u altezza di 140 cm.

I pony grandi che arrivano ad un massimo di 150 cm.

Un esempio di pony nano è il pony cinese, alto al garrese da 122cm a 130cm. È adatto all’ ambiente di montagna, soprattutto per la sua forza. Infatti ha una struttura molto solida, ciuffo e criniera molto folti, con un corpo molto piccolo dalla testa a busto.

Il pony di esperia è un cavallo proveniente dalla provincia di Frosinone. Nel Lazio, e rientra nei pony medio con l’altezza al garrese che varia da 132 a 138. Il suo collo abbastanza pronunciato non fa in modo che sembri molto basso come cavallo. Infatti viene utilizzato anche per attività sportive.

Il pony Boero è un pony grande che arriva a 160cm. È adatto per fare più tipi di passo, come il trotto, piccolo galoppo, passo e altri due passi dell’ambio.

Lo shetland è una razza di pony che si è sviluppata molti anni fa nelle isole Shetland, circa nel 500. Sono dei pony che non hanno subito mutamenti. La loro razza dovrebbe essere la stessa da molti anni fino a quando non hanno subito un incrocio ma senza nuocere alla sua razza.

È una razza molto resistente. Per spirito di adattamento, non essendo vissuti in una terra dove c’erano molti alberi o grotte dove ripararsi dal grande freddo, sono dovuti adattarsi ad un clima rigido sviluppandosi con questo carattere inoltre, su questo cavallino ci sono storie, sulla sua grande forza. Si narra infatti che un pony di 90cm abbia trasportato una persona di 85kg, per circa 65km in un solo giorno nel 1920!

TIPOLOGIE DI CAVALLI PER SPORT

Potremmo parlare ancora di una classificazione che porta determinati cavalli ad essere più adatti ad un tipo di sport. Ad esempio il salto ad ostacoli, il dressage, la corsa, ed altre tipologie.

TIPOLOGIE DI CAVALLI DA CORSA

I cavalli migliori per la corsa, uno sport che ha origini lontanissime, sin dalla cina nel medioevo. I cavalli che venivano usati per questo sport principalmente i puri sangui che derivano dagli arabi, turcomanni e barberi, con specie inglesi. Con caratteristica di essere veloci e resistenti. Ovviamente anche gli arabi e i quarter horse sono molto adatti data la loro struttura perfetta per questo genere di corsa.

TIPOLOGIE DI CAVALLI DA SALTO OSTACOLI

Il salto ostacoli, è uno sport dei più nobili, e più diffuso, essendo anche uno sport olimpico.

L’olandese è uno dei cavalli, più adatti a questo sport, proviene dall’ olanda e strutturalmente non ha molti muscoli.  Ma ciò lo rende perfetto per affrontare i salti con una leggerezza fisica che gli permette il giusto slancio con meno sforzo e più agilità.

Il purosangue inglese, fra tutte le tipologie di cavalli non solo è adatto per la corsa ma è adatto anche per il salto ad ostacoli. Perché la sua predisposizione è fatta proprio per questo.

 

TIPOLOGIE DI CAVALLI PER DRESSAGE

I cavalli più adatti a questo sport è l’Hannover perché sono animali eleganti . Ed essendo il dressage uno sport fatto da eleganza, da addestramento. C’è bisogno di un cavallo, che non sia testardo e che riesca ad imparare facilmente.

 

Il cavallo più grande del mondo è chiamato Big Jake. Alto ben 2 metri e 10,2cm al garrese e appena è nato aveva un peso di 108kg fino da arrivare a pesare 1179kg. Di razza belga ha undici anni ed è entrato nel guinness dei primati e nonostante la sua enorme stazza è un giocherellone. La sua razza belga si divide in tre tipi, piccolo, medio e grande

Il piccolo va da un’ altezza di 150cm fino a 160cm cm con un peso che varia da 500 a 600 kg. Il medio fino a 165cm arriva e fino a 800kg.  Il grande che arriva a un altezza di 170cm fino a un peso massimo di 1000kg.

E nonostante la grande stazza la testa è di medie proporzioni e molto più piccola di altre razze considerate giganti.

Fra tutte le tipologie di cavalli, dopo il cavallo più grande del mondo. Bisogna passare a quello più piccolo si chiama Einstein nato a Barnstead  con un’ altezza di 35.56 cm e un peso di 2.7 kg.

equitazione come iniziare

Equitazione come iniziare : Una guida per il principiante!

Equitazione come iniziare : Una guida per il principiante!

In questo articolo voglio spiegarvi tutto quello di cui hai bisogno se decidi di affrontare un percorso di equitazione come iniziare o semplicemente per saperne di più essendo questo uno sport molto antico, uno sport che ha la fama di essere uno di quelli più costosi. Si chiede spesso se sia adatto solo per i bambini, o se vada bene anche per gli adulti. Vi spiegherò tutto quello di cui hai bisogno per la cura del cavallo, come si prepara il cavallo ogni giorno prima di essere cavalcato e ciò di cui hai bisogno per andare a cavallo. Ti aspettano anche molti consigli su come comportarti con il cavallo che visto esternamente con una stazza così grossa in molti possono pensare che sia aggressivo, che metta paura.

Ma addentriamoci nei fatti:

L’origine dell’equitazione.

L’equitazione è uno sport molto antico che ha antiche origini, infatti il cavallo è entrato nella vita dell’uomo già nell’epoca dei romani e dei greci, ma potremmo dare un inizio all’equitazione nel 1911 in Italia come sport riconosciuto dalla Società per il cavallo italiano, a cui successivamente la FISE ovvero la federazione italiana sport equestri si è successivamente riconoscendolo come sport italiano a tutti gli effetti nel 1926.

Scelta del maneggio e assicurazione.

Per cominciare ad andare a cavallo bisogna innanzitutto sapere dove andare. La struttura dove si va è molto importante, perché andare a cavallo ha i suoi rischi e bisogna assicurarsi che il luogo dove si va sia sicuro. La patente è un tesserino rilasciato proprio dalla società sportiva italiana che ti assicura, non si deve superare qualche esame come si potrebbe pensare, ma bensì è un’assicurazione, infatti questa per me è la prima cosa che bisogna fare prima i iniziare ad andare a cavallo.
Una volta deciso che si ci vuole impegnare per andare a cavallo bisogna decidere che tipo di monta si voglia fare; come per esempio la monta inglese, l’americana che sono quelle più diffuse, ma ci sono anche monte e tipi di sport equestri meno conosciuti che si potrebbero prendere in considerazione. Una volta deciso bisogna provare, non c’è altro modo per capire nella struttura adatta.

Preparare il cavallo.

Se si è alle prime armi magari non si immagina tutte le cose che bisogna fare prima di montare a cavallo.
Perciò cercherò di riassumere passo passo tutti i passaggi che bisogna affrontare prima di allenarsi, così che chi non sappia come si ci deve comportare abbia un idea più chiara.
Innanzitutto bisogna mettere la capezza al cavallo se si trova ne box entrando nel box. Una volta messa si prende una lunghina e si fa uscire il cavallo. Nel maneggio solitamente ci sono dei posti apposta, per legare i cavalli, ma altrimenti si possono legare tranquillamente anche alle sbarre del box. I cavalli sono molto giocherelloni, infatti una cosa che gli piace fare è rotolarsi e purtroppo a discapito nostro, che dobbiamo usare la brusca per togliere il fango e la terra che spesso si ci incastra nel manto. Una volta pulito al cavallo piace essere spazzolato ed è anche necessario perché il cavallo durante alcuni periodi dell’anno deve cambiare il manto, e quindi spazzolandolo lo aiuto a togliere quello in eccesso. Poi il cavallo ha bisogno di essere ferrato. Gli zoccoli sono grandi unghie, che il maniscalco, può ferrare, infatti lui si occupa della sua ‘pedicure’.
Il cavallo ti porge lo zoccolo, infatti prima di prendere in suo zoccolo bisogna far capire al cavallo quale zoccole si vuole sollevare in modo che egli possa spostare il peso sulle altre 3 zampe. Come si fa? Basta non prenderlo di sorpresa oppure irritarlo, accarezzando la gamba sin dalla coscia, il cavallo tenderà subito a piegare la gamba. Questo ovviamente è un lavoro che deve fare il maniscalco ma è sempre giusto sapere tutto quello che succede al proprio cavallo o al cavallo che si ha in fida (più giù troverete la spiegazione del cavallo in fida).
Ritornando alla pulizia del cavallo, con lo stesso metodo che si usa per ferrarlo, si prende lo zoccolo e con un apposito attrezzo ovvero, il nettapiedi, si pulisce la cavità dello zoccolo con un pezzo fatto di alluminio, e fatto a punta tondo, ciò permette di pulire tutti i residui di terra di, paglia che sono rimasti incastrati nella cavità dello zoccolo, poi con la spazzola annessa a questo attrezzo di spazzola per pulirlo ancora di più.
La pulizia del cavallo è finita, però ora bisogna mettere tutto per la monta per equitazione come iniziare. A volte sulle ‘caviglie’ dei cavalli si notano dei para stinchi e si ci chiede a cosa servano; esse non sono necessarie per un normale allenamento sono necessarie quando si devono fare dei salti perché le parti più importanti un cavallo sono proprio le caviglie. Perciò nel caso in cui i cavalli potrebbero avere degli urti meglio che esse vengono utilizzate.

• Morso con testiera
• Sottosella
• Spugnotto (facoltativo che serve come altra imbottitura)
• Sella
• Sottopancia (che ti permette di legare la sella al cavallo, ma non deve essere subito stretto perché il cavallo ha bisogno di riscaldarsi prima di poter stringerlo)
Una volta che il cavallo è pronto si è per montare a cavallo.

Cos’è la fida? Cosa significa avere un cavallo in fida?

Un’altra cosa da sapere quando si comincia ad andare a cavallo è proprio che cos’è la fida. Quando si vorrebbe avere un cavallo, ma magari non si ha la possibilità di comprarlo o lo spazio si può prendere un cavallo in fida. Ma che cos’è?
Ci sono due tipi di fida, quella intera e quella condivisa.
La fida per intero è come l’affitto di un cavallo da parte del proprietario per l’affidatario. Quest ultimo decide di prendersi cura di un cavallo al 100% per la durata del contratto, decidendo di occuparsi di tutte le spese del cavallo, sia ordinarie che straordinarie, come il maniscalco o il veterinario. Quando invece è condivisa sia il proprietario che l’affidatario sono responsabili, ma entrambi possono andare a cavallo, senza avere problemi, e per andare fuori bisogna che ci sia un accordo fra i due, avendo entrambi gli stessi diritti. Le spese sono divise in due quindi ognuno paga il 50% delle spese necessarie per il cavallo.

Gli 8 consigli utili da seguire:

Se sei alle prese con i primi approcci nel fantastico mondo dell’equitazione come iniziare  puoi saperlo con i consigli che posso darti:

1. Non avere fretta! l’arte di saper andare a cavallo è un’arte che ha bisogno di tempo, bisogna avere pazienza, senza mai scoraggiarsi e avendo cura di non saltare nessun passaggio, seguire le indicazione di qualcuno di più esperto e fidarsi.
2. Non mettere mai paura al cavallo!! Tante persone non si rendono conto di quanto sia rischioso, ma il cavallo impaurito per un suono improvviso, per uno scatto da parte del padrone, e il cavallo potrebbe tirare indietro un calcio e non ha poca forza, perciò mi raccomando assicurarsi sempre che il cavallo sia tranquillo e consapevole.
3. Sconsigliato anche passare dietro al cavallo…
4. Non pensare di essere perfetto, perché per tutto c’è sempre da imparare, e soprattutto per uno sport molto complesso come l’equitazione.
5. Non comprare mai un cavallo, se non sei sicuro di potertene prendere cura, il cavallo, è davvero un animale molto particolare e soprattutto impegnativo, non per tutti, mi raccomando di valutare bene la scelta ed essere consapevole della responsabilità non essendo un giocattolo.
6. Stai ben attento ad utilizzare i tuoi soldi, purtroppo nel mondo dell’equitazione sono tanti i sodi che si possono spendere è bene cercare di essere il più consapevoli possibile di ciò che si sta comprando, o per che servizio si sta spendendo del denaro.
7. Essere consapevoli dell’impegno che ci vuole, sapere che bisogna dargli del cibo, la mattina presto a pranzo, a cena e non potersene tirare indietro. Avere un cavallo è meraviglioso ma anche  molto impegnativo. Avere un cavallo non significa solo dargli da mangiare ci sono cose sgradevoli da fare come pulire la stalla, oppure lavarlo..
8. Provate ad instaurare un bel rapporto con il cavallo, che cavalcate che sia vostro, vi sia stato dato in fida o sia del maneggio, il cavallo è un amicone, prima di essere un mezzo per il quale praticate questo sport. Un amico che saprà ricompensarvi del vostro affetto.

Ricordate sempre : il cavallo è un animale da rispettare!

Quando si va cavallo bisogna considerare che il cavallo è un grande animale, che non è un cavallo che può essere controllato se si ha paura, se non si ci sente pronti, perché è molto intelligente e capirebbe subito quando il cavaliere non si sente sicuro.
Andare a cavallo è un qualcosa di molto impegnativo, perché il cavallo prima di essere ciò che ci permettere di fare lo sport è un animale che ha bisogno di molte cure e accorte a partire dall’alimentazione (vedi articolo) ed ha anche bisogno di avere cure nella stalla.
Quando si va cavallo bisogna considerare che il cavallo è un grande animale, che non è un cavallo che può essere controllato se si ha paura, se non si ci sente pronti, perché è molto intelligente e capirebbe subito quando il cavaliere non si sente sicuro.

Per fare questo però bisogna avere molta pazienza e soprattutto costanza. È normale che i primi tempo l’istruttore vi farà capire le basi, come il riuscire a stare su cavallo, o dal più semplice passaggio, che è quello di salire sul cavallo, che potrà sembrare un qualcosa di scontato, ma che in realtà non lo è.
So che sembra assurdo ma se il cavallo si imbizzarrisce ricordiamoci che anche a lui un giorno non potrebbe andare di fare quello che gli diciamo e o cavalli dimostrano la loro non approvazione con le sgroppate per esempio, e perciò bisogna fermarsi e lasciar star il cavallo perché anche lui ha bisogno.
Quando si va cavallo bisogna considerare che il cavallo è un grande animale, che non è un cavallo che può essere controllato se si ha paura, se non si ci sente pronti, perché è molto intelligente e capirebbe subito quando il cavaliere non si sente sicuro.
Andare a cavallo è un qualcosa di molto impegnativo, perché il cavallo prima di essere ciò che ci permettere di fare lo sport è un animale che ha bisogno di molte cure e accorte a partire dall’alimentazione (vedi articolo) ed ha anche bisogno di avere cure nella stalla.

Questo è perché andare a cavallo non è solo uno sport fine a se stesso, andare a cavallo, insegna il rispetto da dare alle altre persone, agli animali e andando a cavallo un bambino impara cosa significa prendersi un impegno e vede che se si impegna riesce ad ottenere grandi risultati. Ma non solo per i bambini, anche per gli adulti, l’equitazione è utile, perché dal punto di vista mentale, devi essere concentrato in quello che fai e se riesci a farti piacerti l’equitazione sarà qualcosa che ti resterà sempre

Diventare un Cavaliere – Equitazione come iniziare

Ma partendo dal principio, una persona che decide di provare questa esperienza e trova la giusta struttura, ha bisogno di comprare della attrezzature personali perciò facciamo un elenco delle attrezzature da equitazione come iniziare

1. Pantalone adatto al tipo di monta
2. Maglia, cappotto e felpa
3. Calzettoni
4. Stivali
5. Frustino ( non è assolutamente doloroso, perché non si utilizza con potenza, ma si utilizza solo per dare un comando dietro al sedere dove non è facile arrivare con la gamba)
6. Speroni (vi posso assicurare che neanche questi sono dolorosi per il cavallo, vengono utilizzati quando si ha un cavallo con poca sensibilità sulla pancia e i cavalieri per dare qualsiasi comando al cavallo utilizzano dei piccoli colpetti)
7. Guanti
8. Cap

Se si decide di andare a cavallo, bisogna comprare queste cose, per stare più comodi anche se le prime volte che si va a cavallo vi assicuro che anche con queste cose fisicamente ne accuserete perché è una cosa più che normale. Ma anche il cavaliere deve essere vestito correttamente infatti per andare a cavallo e stare comodi bisogna comprare i pantaloni che più si adattano alle nostre esigenze. In più dobbiamo avere una polo, se si vuole essere il più precisi possibile. Gli stivali anche sono molto importanti, devono essere comodi, per permetterci di fare i giusti movimenti sul cavallo. Poi nell’abbigliamento di un cavaliere vanno contati anche i guanti, una parte molto importante, perché le redini sono di cuoio e se si dovesse avere un cavallo abbastanza forte il continuo sfregamento delle redini nelle mani non sarà così piacevole.
Tutti soprattutto se minorenni, che vogliono andare a cavallo devono indossare un cap, ovvero un casco apposta per cavalcare, che deve essere omologato, nuovo e senza danni altrimenti non è sicuro, e la cosa più importante è mettersi in sicurezza, soprattutto quando si è alle prime armi.
Dopo qualche giorno il vostro fisico si adatterà e comincerete a sentirvi più a vostro agio.

La strada migliore per imparare.

Perciò passato il momento in cui il vostro istruttore vi ha imparato le basi (e sono consapevole del fatto che sia la parte più noiosa) potrete cominciare a imparare il trotto, uno dei tre passi del cavallo, che a mio dire è lo stile più elegante, per poi passare a un galoppo, forse il più bello. Ovviamente è un gusto soggettivo, che va da persona a persona. Tutte queste cose però una persona che non sa come si cavalca, non immagina quanto ci voglia per imparare e quanto sia difficile. Sicuramente con un cavallo domato e abituato con persone che non sanno andarci sarà più facile, ed è giusto così, ma una volta che si prova ad andare con un cavallo che conosce i comandi e basta, bisogna saperglieli dare. E alla fine un cavallo esperto è il migliore per un cavaliere giovane…
Il passo, il trotto, e il galoppo, per poi arrivare a imparare passo passo a fare i salti ostacolo… se si scegli ovviamente questa strada.
Si comincerà a fare piccole cose, poco alla volta… tante volte si metteranno degli ostacoli per terra, e dovrete solo dare un piccolo colpo al cavallo per imparare a dargli il comando di superare l’ostacolo.
Per poi passare agli ostacoli a croce più facili da eseguire perché sono fatti così in modo che la direzione dove il cavallo deve passare è più facile da capire e di conseguenza da far eseguire.
Fare più salti sarà il passo successivo, ma tutto ciò è sempre molto soggettivo in base alla scuderia alla quale si ci affida, nonostante però il processo sia quello di cominciare piano per arrivare a qualcosa di più difficile.

Equitazione come iniziare : Quanto mi costa prendere e mantenere un cavallo?

Quando si decide che si vuole acquistare un cavallo, il costo può variare ovviamente da quale cavallo si vuole acquistare. Se però mettiamo in considerazione di acquistare un cavallo dal costo medio e tenerlo a casa, dobbiamo innanzitutto prendere ciò che serve per costruire un suo posto. Il cavallo ha bisogno di un recinto dove poter stare all’aperto e dove può essere libero di rotolarsi, correre e non c’è per forza bisogno di un grande terreno, basta che non sia uno spazio troppo piccolo. Bisogna avere una stalla, un posto dove il cavallo ha la possibilità di restare al coperto e dove può proteggersi dal freddo. Si ha bisogno di un posto dove tenere le sue cose come una coperta per i periodi internali, il suo cibo e tutti gli accessori per pulire il cavallo, che abbiamo citato sopra.

Mettendo in conto che si possegga già un terreno con un recinto adatto a tenere un cavallo si ci deve preoccupare di prendere un compagno, che non deve essere per forza un altro cavallo, vi stupirete nel vedere come un cavallo possa essere così amico di una capra o di una pecora…
Bisogna considerare un minimo di spese di 25 euro mensili, per delle cure che quindi fanno circa 300 euro annui.
Se volete andare sul cemento e fare delle grandi passeggiate con il vostro cavallo sarà necessario anche farlo ferrare da un maniscalco ogni 45 giorni circa e questo vi potrà costare dai 50 agli 80 euro dipende poi dal vostro maniscalco.

Bisogna considerare la segatura che si utilizza per ricoprire il fondo della stalla perché il cavallo ferrato o no necessita di un posto morbido su cui appoggiarsi.
Più le spese del cibo, tenere un cavallo è sicuramente più economico di tenere un cavallo in maneggio, ma per avere il cavallo a casa non si possono fare le vacanze di più giorni se non si ha qualcuno che può badargli, bisogna pulire la sua stalla tutti i giorni e dargli da mangiare minimo tre volte al giorno, perciò per tenere un cavallo bisogna che ci sia tanto tempo a disposizione e soprattutto tanta passione.

Equitazione come iniziare a Capire il cavallo

Capire un cavallo non è affatto difficile e ora vi darò dei consigli per chi non è mai stato a contato con un cavallo e ha paura di non riuscire a capire cosa ricerca il cavallo da voi.
Le orecchie di un cavallo, sono quello che vi farà capire se si sente a suo agio oppure se è arrabbiato. Infatti quando un cavallo tiene le orecchie all’indietro meglio stare lontano dalla sua bocca, il cavallo morde!! Da come avrete capito significa che il cavallo è irritato. Quando invece il cavallo tiene le orecchie in avanti allora significa che è felice e vuole essere accarezzato.
Mi raccomando mai fare bruschi movimenti con un cavallo.
Quando il cavallo è libero nel suo recinto e comincia a correre e scalciare ma poi vi si avvicina e smette per poi riallontanarsi significa che è felice di vedervi. Stessa cosa se rotola, il cavallo è rilassato, e ovviamente sta bene con il suo padrone.
Quando state cavalcando e il vostro cavallo fa movimenti fluidi allora è facile capire che si trova in uno stato di animo positivo, ma non credete che quando il cavallo respinge un po’ i vostri comandi sia nervoso, potrebbe anche voler dire che si vuole divertire, e la soluzione a volte è farlo correre in modo da poterlo farlo sfogare… L’importante è non aver paura. E non bisogna neppure avere paura quando un cavallo sbuffa perché sta solamente respirando un po’ più intensamente, di certo non vuole farci del male.

In questo articolo hai scoperto tutto sull’equitazione come iniziare e come capire il cavallo, come mantenerlo e come prendertene cura. Come valutare i progressi e tutto quello che c’è da sapere per iniziare.

alimentazione del cavallo

L’Alimentazione Del cavallo : Tutto quello che devi sapere!

L’alimentazione del cavallo.

L’alimentazione del cavallo è molto differente da quella di altri animali, non solo perché i cavalli sono erbivori ma anche perché, l’alimentazione di un cavallo è molto delicata, non come i suini ad esempio i quali mangiano qualsiasi cosa, perché ciò che il cavallo ingerisce deve essere attentamente controllato se non si vogliono avere dei problemi.

Digestione del cavallo come avviene.

L’alimentazione del cavallo parte subito dalle labbra con il quale il cavallo riesce a prendere i cibi e poi con la lingua e con i denti (a cui bisogna prestare molta attenzione ma vi spiegherò meglio più avanti) avviene la masticazione. Durante questo processo si forma il bolo un insieme di saliva e cibo sminuzzato inumidito dalla saliva per facilitare la digestione e invece lo sminuzzamento è necessario affinché l’azione idrolizzante degli enzimi avvenga in modo più veloce e facile.

Subito dopo il bolo entrato nello stomaco tramite faringe ed esofago viene chiuso ermeticamente all’interno dello stomaco e comincia così una prima fase di digestione chiamata ‘digestione gastrica’ dovuta da alcune sostanze prodotte da delle ghiandole all’interno di esso, in particolare c’è l’inizio della digestione della cellulosa. Inoltre la quantità di cibo che il cavallo può ingerire è limitata e dare al cavallo troppo cibo lo riempirebbe e non avendo il cavallo la possibilità di vomitare subirebbe problemi molto seri. Il restante cibo viene poi spinto nell’intestino dove zuccheri, lattosio, amido ed altre sostanze vengono digerite.

Dopo questa prima digestione c’è una seconda digestione chiamata ‘ digestione nel tenue’ che riesca a scomporre ancora di più le parti della cellulosa, e insieme succhi intestinali, la parte dei carboidrati semplici e la parte lipidica viene più facilmente digerita. Nella terza digestione c’è la fermentazione attraverso micro batteri che finiscono il lavoro di digestione.

L’alimentazione del cavallo: deve mangiare poco e spesso. Ecco perché!

Il cavallo è privo di un organo, quale la cistifellea, perciò subisce delle variazioni. Non avendo quest’organo che raccoglie la bile proveniente dal fegato, essenziale per una digestione, l’organismo del cavallo è come se fosse in una lenta e continua digestione. Per questo motivo l’alimentazione del cavallo deve essere attenta, distribuita in piccole quantità e soprattutto in molte fasi del giorno.

Cosa deve mangiare il mio cavallo?

L’alimentazione del cavallo per essere giusta deve essere  equilibrata caratterizzata da erbe fresche.

Che contengono la maggior parte degli elementi nutrienti necessari affinché il cavallo sia sano, ma quando non si ha la possibilità di mantenere un cavallo in mezzo al pascolo la scelta migliore è sempre del fieno o foraggio.

Purtroppo non molto ricco di sali minerali che il cavallo può integrare attraverso dei blocchi di sale che vengono posizionati nella stalla dove il cavallo può rifornirsi autonomamente e quando ne sente il bisogno. La biada è un miscuglio di avena e farina di cereali ricco di sostanze necessarie per la giusta alimentazione del cavallo.

L’alimentazione ideale perciò ha bisogno di essere varia. Quando si tiene il cavallo in campagna la soluzione è proprio quella di lasciare che il cavallo bruchi l’erba e integrare con la biada evitando la crusca in modo eccessivo che non è ottima per una corretta alimentazione e premiando ogni tanto il cavallo con degli zuccherini frutta come mele carote.

I 7 alimenti che un cavallo preferisce sono:

  • Trifoglio
  • Graminacee
  • Avena
  • Carrube
  • Barbabietola
  • Carota
  • Zucchero

Come mi accorgo che il mio cavallo è in salute?

Quando poi si ci deve occupare dell’alimentazione del cavallo per la prima volta si ha sempre la paura di commettere degli errori che possono essere evitati seguendo delle piccole accortezze come detto prima e magari avendo più controllo di come reagisce il cavallo.  Ci sono poi molti fattori che indicano che il cavallo è in buona salute come:

  • La lucidità del manto. Il colore del pelo si presenta lucido e ben omogeneo.
  • Il respiro. Di solito un cavallo fa tra gli otto e i sedici respiri al minuto, ma se il cavallo fa attività fisica allora è normale che la respirazione aumenta
  • Gli occhi. L’occhio del cavallo non deve lacrimare in continuazione e deve essere aperto.
  • Assunzione di cibo. Il cavallo che mangia con poco entusiasmo è sintomo che il cavallo non è nelle sue migliori condizioni, se inoltre il cavallo beve molto di più di quel che mangia allora significa che potrebbe trovarsi in stato febbrile, perciò bisogna avvertire un veterinario.

 

La dentatura è molto importante perché grazie alla lunga masticazione il cavallo riesce a digerire. Infatti se nelle feci del cavallo dovessero esserci pezzi di avena ancora interi è perché il cavallo ha le famose ‘punte’ ovvero il cavallo non riesce a frantumare in modo corretto i semi perciò bisogna chiamare il veterinario e fargli fare i denti che non sono più paralleli e perciò il cavallo non riesce a masticare cose più dure come l’avena

L’alimentazione del cavallo sportivo

Per quanto riguarda l’alimentazione di un cavallo atleta, ci sono molte più cose a cui fare attenzione perché la sua vita a livello agonistico è molto più intensa e di conseguenza ha bisogno di maggiori controlli sia dal veterinario che dal proprietario che deve occuparsene in modo più scrupoloso.

Alla base dell’alimentazione di un cavallo atleta c’è ovviamente il foraggio, la fonte principale di fibra. Questo foraggio però deve avere un controllo più particolare perché anche una singola muffa o batterio potrebbero compromettere la salute del cavallo. Ma anche semplicemente un fieno fatto da leguminosa potrebbe non essere adatto o comunque non dovrebbe essere l’unica fonte di fibre per il cavallo, data la grande quantità di proteine, troppo presenti per una corretta alimentazione del cavallo atleta.

Il fabbisogno di un cavallo atleta varia e in base a questo bisogna decidere l’apporto nutrizionale, ovvero il rapporto di nutrienti necessari per far avere le energie necessarie al cavallo per raggiungere le performance richieste.

Una cosa molto importante riguardo il cavallo atleta è che deve mantenere sempre un peso costante senza subire variazione. Infatti l’alimentazione del cavallo deve permettere al fisico di restare con un peso costante e deve fare in modo che ci sia in giusto rapporto fra tutte le sostanze nutritive.

Perciò quando l’attività fisica di un cavallo aumenta bisogna aumentare le entrate di energia attraverso l’aumento di proteine, grassi e amido ma diminuendo le fibre, senza però eliminarle, perciò mantenendo sempre la quota minima. Ovviamente la dieta di un cavallo agonistico è molto delicata e per questo motivo ha ancora più bisogno di controlli. Il percorso per far raggiungere la massima efficienza di un cavallo ovviamente è fatta anche da tanto allenamento oltre che da questa alimentazione. Perciò se hai fatto seguire al tuo cavallo attentamente questi punti e lo hai allenato il tuo cavallo arriverà a raggiungere i propri obiettivi e soprattutto in salute.

Il puledro

Sin da appena nato l’istinto di un cavallo è quello di avvicinarsi alla mamma per essere allattato e subito dopo qualche settimana la sua capacità di masticare si è subito sviluppata ma questa sua alimentazione è molto importante.

Soprattutto durante il primo anno di età dove il piccolo puledro si sviluppa maggiormente. Sin dalla nascita il puledro riesca camminare e il primo istinto è quello di avvicinarsi alla mamma per prendere il suo latte.  Fino a circa 6 mesi dove inizia lo svezzamento perché prima di allora l’intestino di un puledro non era in grado di digerire cibi solidi, ma se la mamma ha dei problemi nel produrre il latte allora lo svezzamento può cominciare anche prima verso i 4 mesi.

Se però tutto va come dovrebbe andare e allora non ci sono problemi il piccolo comincerà a pretendere qualcosa di diverso come erba o fieno per indicare che l mamma non produce più quello di cui ha bisogno e arriva il momento di svezzarlo. Perciò si dovrebbe comprare cibo adatto alle esigenze del puledro in modo che esso riesca a ricevere i giusti nutrienti di cui ha bisogno.

È sempre meglio scegliere di fare uno svezzamento lento e graduale più simile a quello che c’è in natura piuttosto che uno svezzamento brusco che rischierebbe di traumatizzare in modo negativo il puledro con conseguenze in età adulta e appunto trovare il momento in cui esso si sente più pronto per farlo.

E la mamma?  Come deve mangiare?

la mamma gravida ha bisogno di molte accortezze ma non subito. L’alimentazione resta quella normale. Particolare attenzione dovrà esserle data negli ultimi tre mesi della gravidanza. Quando le vitamine e i Sali minerali sono necessari affinché il puledro cresca in modo sano soprattutto a livello osseo. L’apporto di zinco, calcio, fosforo sono importanti anche nel grembo materno perciò bisogna prestare particolare attenzione affinché nell’alimentazione della mamma ci siano le sostanze necessarie sia per lei che per lui.

E quando il puledro diventa grande e comincia ad avere un peso consistente nella pancia della mamma. Per assicurarsi che ella non corra gravi danni all’ intestino allora è preferibile e consigliabile darle dei semi che lo aiutino con funzione lassativa.

In questo modo si diminuisce anche la pressione nella pancia che non deve essere spropositata infatti evitare cibi pesanti come erba bagnata o frutta fresca ad alta fermentazione aiuterà l’alimentazione della fattrice.

 Fabbisogno del mio cavallo in base a quali criteri lo calcolo?

Prima di valutare che tipo però di alimentazione ha bisogno il vostro cavallo è necessario valutare:

  • PESO: non basta solo sapere qual è il peso del cavallo ma anche il modo in cui egli riesce a dimagrire o a ingrassare, se in modo facile oppure difficile. Sapere quali sono i suoi gusti ciò che preferisce e ciò che non gli piace.
  • FABBISOGNO: infatti ogni cavallo ha bisogno di mangiare la quantità di circa il 2,5% del suo peso corporeo considerando però il peso corporeo ideale per il proprio cavallo e non reale, in modo da raggiungere il peso ideale dove il tuo cavallo potrà avere la massima prestazione.
  • ENERGIA: assicurati di dare al tuo cavallo ciò di cui ha bisogno per avere l’energia necessaria per svolgere l’attività che hai in mente per lui.
  • INTEGRAZIONE: valuta di inserire nel cibo delle vitamine qualcosa di cui il tuo cavallo ha bisogno chiedere a un professionista.

Qualche ricetta gustosa!

Durante l’addestramento di un cavallo si potrebbe aver bisogno di qualche ricompensa, qualche leccornia da dare al nostro amico per gratificarlo del buon lavoro svolto. Ma non tutti credono sia sano dargli zuccherini o magari se si deve fare un addestramento troppo lungo non è indicato dare tutto quello zucchero a un cavallo, che potrebbe risentirne. Per questo motivo ci sono delle piccole opzioni come dei biscotti fatti in casa ma con l’avena al posto della farina e al gusto di mela e carota, oppure potresti fare dei biscotti al mais. Ci sono varie possibilità in base a quello che il tuo cavallo potrebbe preferire.

Effetti collaterali alimentazione del cavallo come si ci presentano.

Ci sono degli effetti collaterali derivanti da un abuso o da carenza di determinati alimenti. Infatti per una corretta alimentazione di un cavallo sono necessari molte accortezze come abbiamo detto fino ad ora.

Ad esempio:

  • Eccesso di cereali, provoca un blocco muscolare, alterazione della flora intestinale, visibile tramite diarrea e disidratazione. Questo può causare una patologia come la laminite.  Un mancato apporto di calcio e fosforo unito ad un grande apporto di energia è molto pericoloso soprattutto nel momento di accrescimento. Perché potrebbe essere causa di patologie ortopediche.
  • Una mancanza di proteine nell’ alimentazione del cavallo è causa di un anormale sviluppo scheletrico e muscolare. Con gravi problemi in caso di una gravidanza con rischi e anomali sviluppi del feto.
  • Bisogna evitare anche un consumo esclusivo di fibra corta che potrebbe rallentare l’intestino.

Il ruodo dell’acqua nell’ alimentazione del cavallo

Un altro fattore molto importante che viene poco considerato è l’assunzione di acqua. Che nonostante sia scontata per il suo costo molto basso e per il suo scarso contenuto energetico è il pilastro per una corretta alimentazione di un cavallo.

Essa è uno degli elementi necessari per il fabbisogno di un cavallo tanto quanto le proteine, i grassi, le vitamine, anzi anche più importante perché costituisce proprio come per noi la maggior parte del suo essere infatti costituisce circa il 65% del grasso libero nel suo corpo.  Deve assumere acqua a volontà quanto vuole, l’importante è che non assuma acqua fredda in particolare dopo attività fisica, e quando è accaldato. Anche se durante l’attività fisica il cavallo se lo necessita deve bere ma nel caso egli voglia bere dopo un allenamento occorre prima far raffreddare il cavallo e solitamente il modo migliore è quello di farlo passeggiare lentamente grazie all’ausilio della lunghina.

E anche se non sembrerebbe l’assunzione di acqua varia da molti fattori: come la qualità, la disponibilità, il cibo che ingerisce, se è un cibo umido, secco, come il cavallo reagisce. Insomma l’assunzione dell’acqua da parte di un cavallo varia secondo le esigenze del cavallo stesso.

Una carenza di acqua porta il cavallo a una mancanza di energia, quindi a un infiacchimento, una carenza idrica aumenta anche la possibilità ed il rischio di coliche nel cavallo.

Ma cosa sono le coliche?

Esse sono molto comuni nei cavalli in quelli che mangiano foraggi sbagliato. Foraggi ammuffiti o erbe troppo giovani che fermenta facilmente, attraverso un cambio immediato del menu del cavallo, che non gradisce improvvisi cambiamenti. Ci sono diversi tipi di coliche; le coliche gassose sono provocate da cattiva ingestione dell’aria con causa sconosciuta.  E poi ci sono anche le coliche che sono provocate da un ingorgo improvviso dato da una fermentazione di erbe che ha fatto questa reazione e si chiamano coliche da ostruzione. Esse si presentano con sudorazione del cavallo e un anomalo comportamento di esso ovvero il cavallo si distende, cosa che egli no fa neanche per dormire. Perciò la soluzione è quella di far alzare il cavallo e farlo camminare se non è una colica grave perché altrimenti bisogna chiamare un veterinario.

E come si fa a capire se la situazione è grave oppure no? In base al battito cardiaco,

Se è troppo accelerato allora non va bene c’è l’urgente bisogno di chiamare un veterinario perché si possono andare incontro a gravi situazioni del cavallo, ma nel caso in cui non sia grave basta occuparsene un po’ e non far più l’errore commesso.

La dieta tipo per un cavallo in stalla.

E’ fatta da fieno sin dalla mattina perché dare al cavallo subito il mangime non ne favorirebbe la digestione.

Fargliene mangiare abbastanza per tutto il giorno, per poi dargli la giusta quantità di biada preferibilmente nel pomeriggio assieme ad altro fieno. La sera, dopo averlo fatto passeggiare ‘in modo che possa aver brucato un po’ l’erba fresca del pascolo.  Il cavallo si fa tornare in box ha la necessità di tenerlo tutta la notte, con un abbondante scorta di fieno e,  una pietra di sale sempre disponibile accanto a lui.

Quando si ha la fortuna di poter lasciare il cavallo fuori in un prato allora il cavallo avrà bisogno di un recinto, di una grande risorsa di acqua perché sarà in continuo movimento perciò a ogni esigenza bisogna saper compensare.

Tenere un cavallo fuori è davvero dispendioso più di quel che si pensi perché bisogna controllare che non ci siano piante nocive. Bisogna trovare un posto dove mettere il fieno, dove il cavallo può coprirsi in caso di pioggia , un posto dove il cavallo sprovvisto di ferri possa limarsi i zoccoli. Evitare Delle piante nocive a cui si può andare incontro.

Quando si ha un cavallo il suo utilizzo varia molto e come abbiamo già visto il cavallo ha esigenze differenti per la propria alimentazione in base a ciò che dovrà svolgere.

Variare l’alimentazione del cavallo in base al tipo di lavoro.

Quando si ha un cavallo per lavoro, ad esempio in montagna in particolare viene utilizzato un cavallo che riesca a trasportare la legna o delle riserve in punti in cui non sia possibile arrivare con la macchina. Il miglior alimento è l’avena che insieme al mais fa si che il cavallo stia nelle sue migliori condizioni di lavoro.

Nel caso i cui non si abbiano questi elementi si da anche del frumento ricco di entrambi. Anche fonte di calorie che non sono adatte quando un cavallo che necessita di lavorare on può andare sovrappeso.

Ma tutti i cavalli, oltre ad avere bisogno di questi elementi hanno bisogno di potassio. Che non assumono quando hanno un’alimentazione di ricca di graminacee specie durante una intensa attività sportiva.  Questo nel cavallo provoca nervosismo, perdita di peso, debolezza e affaticamento.

Quando il cavallo non ha il giusto rapporto di selenio e vitamina E, potrebbero verificarsi problemi riproduttivi. Inoltre danni e problemi al fegato o ai reni, problemi immuno-depressivi.

Quando invece si ha mancanza di vitamina A vuol dire che lo sviluppo di carotene non è sufficiente e quindi bisogna integrarlo con l’alimentazione.

  1. L’alimentazione di un cavallo è una questione molto importante. Perché come abbiamo già detto il cavallo deve mangiare poco e spesso per via della sua particolare fisiologia.
  2. La digestione di un cavallo è divisa in 3 parti dove avviene in molto tempo e ha un lungo processo.  Si differenzia anche per la poca somiglianza con altri stomaci e intestini di altri erbivori come la mucca la quale ha una flora batterica molto più sviluppata.
  3. I cibi che il cavallo preferisce sono pochi a con un tocco in più di fantasia si può più facilmente accontentare tutte le esigenze. Soprattutto con attenti controlli e attenzioni molto particolari. Si riesce a trovare il giusto equilibrio per ogni tipo di cavallo e per ogni attività che egli deve svolgere.
  4. Bisogna fare molta attenzioni a dove si tiene il cavallo. A cosa mangia, a cosa preferisce, per evitare problematiche purtroppo molto presenti, e cercare di fare il possibile per evitare il cavallo subisca gravi danni.
  5. Quando si ha un cavallo e si fanno sport a livelli agonistici il mantenimento è la parte più importante.  Per questo motivo abbiamo spiegato quanto sia difficile accertarsi che il cavallo assuma le giuste quantità ogni giorno di specifici elementi nutrizionali.

L’importante ruolo che ha l’acqua nel cavallo è che, ne ha bisogno tanta e in continuazione. Ma mi raccomando di stare attenti a quel momento dopo l’allenamento dove il cavallo deve starne lontano.